Risveglio Lesbico
Il breve flash narrativo è stato ispirato dalla bella e dolce Rita, la più sensuale tra le mie care amiche: come si dice dalle mie parti,
LA PIU’ FIGA
Flavia dal 2005 pubblica con l’editore Enstooghard, del dr.Hans Stortoghårdt – København
Quel profumo di notte alle prime luci del nuovo giorno sveglia Flà.
Sono i profumi che percepisce a riportarla alla realtà: una vibrante notte trascorsa tra le cosce di Rita.
È stata una vibrazione dietro l’altra… Il 69 è una macchina perfetta per dare emozioni… Sensazioni!
Quello stordimento che l’ha, poi, accompagnata nel mondo dei sogni. Abbracciata alla nuova amica.
Per Flà il sogno continua anche ora che pur desta, ha sempre il volto imprigionato tra quelle calde cosce. Quelle che ha sentito fremere mentre le baciava… le leccava… mordicchiava, per dar piacere a questa inaspettata femmina e alla sua ingorda figa. Golosamente entusiasta della sua saettane lingua.
Rita dorme soporitamente. Flà va in bagno senza fare il minimo rumore, senza accendere luci.
Un’abbondante pisciata le conferma di essere ben desta e di conseguenza si immalinconisce al pensiero che dopo colazione ci sarà il commiato da Rita. Saranno improbabili altre occasioni per intercettarla e riaverla tra le braccia. Di lei ha già i riferimenti per sentirla, scriverle, colloquiare, ma non basterà. Il vuoto resterà incolmabile. Per lei Rita, “Và vissuta!” e lei, in questa fantastica notte che si sono concesse, ha avuto la fortuna di viverla. Vivere i suoi entusiasmi, le sue fantasie. Le sinuosità del suo corpo…. Le armonie dei suoi gorgheggi d’amore. Le esplosioni dei suoi godimenti: di cui ha potuto berne l’humus e con questo, immaginare sogni futuri.
Pensando a tutto questo, Flà prende ad accarezzarsi il ventre. Quasi non sapesse che quel gesto, se prolungato, e neppure tanto, avrebbe scatenato in lei attacchi di ninfomania… E succede…
Sente un’onda di desideri invadere i punti più sensuali del proprio corpo. Sulla tavoletta del water prende a contorcessi ad occhi socchiusi. Li stringe, ma anche così le pare di avere la bella immagine di Rita, nuda, innanzi agli occhi. Date le prospettive di commiato tra di loro nel giro di due, forse un’ora. Un vero scherzo masochistico della mente. Comunque, continua a seguire il flusso del piacere con vigorose palpate ai seni. Pensa di spostarsi sul bidet e con la complicità dell’acqua calda dare una bella sgrillettata al clitoride per far tacere il desiderio.
Apre gli occhi e può solo constatare che Rita è proprio lì innanzi a lei: <Se mi fai pisciare… se no la faccio nel bidet.>
Un lampo passa nella mente di Flà. Le prende con le mani le chiappe e la tira a sé. Stando seduta arzigogola con la punta della lingua dentro e attorno l’ombelico: <Mi scappa proprio, Flà.>
<Pisciami in bocca, Rita.> Un agile balzo. Si porta seduta a terra con la bocca spalancata sotto la figa di Rita.
Un attimo di esitazione e un vigoroso getto dorato centra il palato di Flà. Che deglutisce quel che può, per poi farne una boccata di scorta.
Rita, sgocciolata la figa, solleva l’amica per condividere quanto trattiene in bocca.
Se si può chiamare bacio diciamo che lo sia. È piuttosto un rito che bocca a bocca, condivide la fine parola, divenuta patrimonio di ambedue.
Sorvolerei sul fraseggio d’amore che fa da corollario.
Sotto la doccia, corpi abbracciati all’inverosimile ma il dialogo è meno passionale… più costruttivo. Rita e Flà stanno cercando di costruire un’ipotesi realizzabile per stare assieme ancora una o due giornate.
<Con il premio ho incassato, diecimila euro, pensi che non possa permettermi due giornate d’albergo sul Lago Maggiore?>
<Credo proprio che te le meriti.>
<Bene… Conosco un resort, molto sensuale a Stresa… Sei invitata… Offro io.>
<Sai cosa pensavo… Sensualità per sensualità. Se con noi ci fosse un buon cazzo per tutte e due, sarebbe il massimo… Scusa, ma incomincio a sentirne la mancanza.>
<Nulla è impossibile. Telefono al mio Oscar e secondo me arriva a busso. È un bel figo di 20 anni.>
<Pensi che qualche colpo me lo conceda anche se ne ho 12 in più?>
<La chiave di tutto sarà il 69 che subito gli faremo innanzi. Per lui diverremo una cosa sola. A quel punto non potrà non scoparci.>
<Lo conosci proprio bene.>
<Diciamo che sono la fata che gli ha tramutato il pisello in cazzo e posso anche pretendere che diventi il cazzo tutto per NOI!>
<Dai… asciughiamoci così gli telefoni>
©Flavia Marchetti 2021