Amore litigarello
Questa Porkeriola annotata da Flavia introduce un racconto di Samy Roma buttato giù da questa negli stessi luoghi
Vincitrice del Premio Saffo Terzo Millennio, XIX edizione, 2019, Flavia Marchetti dal 2005 pubblica con l’editore Enstooghard Ltd – København
©FlaviaMarchetti 2021
Decisamente debbo rendermi conto che Simona, di Samy non ne vuol sentir parlare.
Almeno me lo avesse detto subito. Invece ha voluto fare la donna superiore. La donna che non raccoglie le debolezze di ogni donna e adesso… sta facendoci una figuraccia.
Eppure, la prima cosa che ci eravamo dette all’inizio del nostro stare assieme, è stato che “Tra di noi la gelosia è abolita”. L’avevamo detto assieme tre volte e suggellato… bocca in Figa… con un lento, intenso 69. Concluso… come Dio comanda… dal mix delle salive con i sapori l’una dell’altra.
In effetti di corna e tradimenti ce n’eravamo dedicati assai: lei con la caposala… Io con quella graziosa prostituta di Susy. Lei aveva spompinato l’ultimo assunto tra i medici… Io mi ero succhiata la ragazza dello studio notarile accanto all’ufficio… più una stagista assunta da mamma. Tanto per fare il conto solo dell’ultimo anno.
Storie che… saltate fuori, non avevano assolutamente distolto neppure per un attimo il sorriso dalle nostre espressioni. Addirittura, raccontandoci i dettagli più intimi, avevano finito per stimolare la nostra eccitazione.
Pur se con Samy i nostri rapporti sono stati solo a livello di chat, Simo mi sta dimostrando di detestarla decisamente.
Ha dato segni di fastidio ogni volta che m’ha visto chattare con lei. S’è rifiutata di leggere l’ultimo racconto che abbiamo fatto assieme.
Il top di questa sua avversione si è avuta quando le ho annunciato che Samy sarebbe scesa per conoscermi e per definire con me la collaborazione per scrivere assieme tante altre storie.
Eravamo in coccole nel post-orgasmo da un prolungato e delicato 69. Tra baci e carezze le avevo fatto sapere che l’avevo invitata a passare il fine settimana da noi.
<Ho già preparato la cameretta.> Tanto per rassicurarla che quella presenza non avrebbe comportato un aggravio dei suoi doveri domestici.
Non l’avessi mai detto:
<Se vuoi spupazzarti qualche puttanella venuta da lontano puoi farlo. La casa è tua. Ma non quando ci sono io.>. Detto e fatto. Eravamo gioiosamente abbracciate. Me la sono ritrovata di fianco al letto con slip e reggiseno che s’infilava i leggings.
Nello zainetto aveva infilato un paio di indumenti intimi. Avevo sentito un vibrato chiudersi la porta di casa.
Mi ero rassegnata a passare quella notte da sola. Poi, l’indomani avrei ricevuto Samy e la mia speranza era di avere lei come compagnia notturna. Da quello che avevo captato dalle foto che ci eravamo scambiate si sarebbe presentata come una piacente ragazzotta con tutti gli attributi ben proporzionati e al posto giusto. Ma, soprattutto, chattando, mi aveva dato prova di essere ben porca. Almeno a parole. Io avrei tentato di trasformarle in fatti: Amplessi… Leccate… Sfrega sfrega fra Fighe.
Il litigio con Simona mi aveva regalato una serata agitata. Non riuscivo a concentrarmi per scrivere qualcosa che mi fornisse lo stimolo per un sano orgasmo da sgrillettata che avrebbe richiamato il sonno. In chat avevo cercato Samy. Non era collegata. Eppure anche un misero ditalino virtuale avrebbe fatto il caso mio. Avevo cercato di elemosinare qualsiasi forma di sesso virtuale nelle chat di altre amiche senza molta fortuna. Sicuramente, visto che hanno marito, erano impegnate col cazzo in loco. Gigliola era stata franca: <Vado a lavarmi i denti e faccio un pompino a Lui che mi sta aspettando in stanza con l’oca dura.>
Un’affermazione che nella sua crudezza mi aveva fatto disperare. Avrei pianto e stavo rassegnandomi ad addormentarmi senza orgasmo con qualcuna delle tante serie di Netfleex. Senonché, alle prime scene di Crown era arrivata una notifica dalla chat. “Lory: Che fai?”
Un’ancora di salvezza!
Rispondo con sollecitudine: “Vorrei masturbarmi, ma da sola non mi va”
“E’ così anche per me”
“Adesso come sei?”
“Nuda sul letto?”
“Mi tocco già la clito.”
E via… in un crescendo di coccole alle grandi labbra… alle clitoridi. Con dita o lingua per un piacere immaginato.
“Ci sono… Tesoro. Ecco …”
“ Squirto… Bevimi… porca ”
“Aaaaahhh”
Il respiro è davvero grosso. Affannato. La mano, con due dita dentro, stringe decisamente la Figa che sta colando.
Qualche sobbalzo. Inarco tutto il corpo. Un ultimo post: “Dio… quanto sarebbe bello se tu fossi qui!”
Con una mossa rabbiosa spengo il tablet. Mi lascio andare lunga distesa sul divano.
Mi leccherò poi le dita e farò un tiepido bidet. Quasi sicuramente mi addormenterò.
Il treno è puntuale e non son molti a scendere. Non faccio fatica ad individuare Samy. Mi viene incontro con una corsettina trassinando il trolley: <Non ti facevo così… Sei proprio uno schianto!> Fa per darmi un bacio sulla bocca. C’è troppa gente lì attorno. Sposto il volto. Lo trasformiamo in un abbraccio affettuoso. Lei però riesce a mettermi le labbra sul collo. Un brivido mi scuote tutta: <Benvenuta Samy.>
Per mano al bar per un, caffè. Venezia3 ci lascia sotto casa.
La casa la stupisce per il comfort che dispone, ma soprattutto è l’assolata terrazza che l’attira: <Chissà quante volte avrai fatto l’amore qui, sotto le stelle.>
Colgo la palla al balzo per spingere:
<Anche sotto il sole cocente non vien male. Con il vantaggio che ti fai una bella sudata… godi e ti fai la tintarella.>
Qui mi chiede di Simona e quando ci raggiungerà. Dal trolley tira fuori due pacchettini confezionati a regalo: <Guarda, ieri ero a Milano per lavoro e alla Rinascente ho preso due presentini per voi.> Sono due perizomi dai colori bizzarri. Ovviamente Simona è a un convegno medico in altra città. Difficilmente riuscirà a rientrare nel fine settimana.
Samy sembra rallegrarsi di quest’evenienza: <Fino a che ora il sole è attivo su questa terrazza per l’abbronzatura?>
<Fino al suo tramonto> Sta già sfilandosi la veste.
<Se ti metti come me… tu che sei la padrona odi casa. Io non ho motivo di vergognarmi – ridacchia – Guardare così le nostre cose è molto più comodo.>
La lascio a finire di spogliarsi e ad ambientarsi. Scendo in cucina a preparare una bibita ghiacciata e alcolica. Mi metto in libertà anch’io.
Rientro con due bicchieroni di London mule e: <Azz!>, Samy si è denudata completamente. Sdraiata sul lettino, in posa lasciva risveglia in me l’assopita libidine. Appoggio i bicchieri. Calo lo slip che avevo tenuto per non forzare la situazione.
Samy plaude all’iniziativa: <Che brava! Anche tu sei d’accordo che quando io e te ci troviamo, la Figa deve sempre essere in primo piano.> Protende le labbra verso me con la lingua che fa la puttanella, mostrandosi.
Non posso che adagiarmi sul suo corpo bollente. Baciarla con passione premendo il mio pub sul suo. Facendo ciò, alcune goccette, fuoriuscite dalle fighe si mixano come è giusto che sia.
È un’emozione immane bivaccare sull’eccitante corpo di Samy. Sono tutta un fremito. La Figa pulsa spasmodicamente
Sono sopra di Lei. Le affusolate dita si aggrappano alle mie natiche. Mi tengono il bacino pressato al suo che già si presenta con una certa umidità. Io vi aggiungo un po’ della mia. Lei gli fa compiere una rotazione, giusto perché le Fighe che combaciano, si sfreghino armoniosamente.
Il piacere, come una pioggerellina primaverile, scende su di me. La bacio con passione cerco di far breccia con le dita, tra le labbra della Figa.
Qui Samy si sfila dal groviglio dei nostri corpi e mi riserva una prima sorpresa.
<Se pensi già di andare oltre le affettuosità dell’approccio, non sono ancora pronta. Debbo compiere i miei innocenti riti…. Sono feticista.>
Scompare nel bagno, portandosi dietro il suo trolley. Riappare meravigliosamente trasformata. Non è più nuda. Indossa un intimo, completo di reggicalze con calze di nylon anni ’40, fumate. Rigorosamente con cucitura posteriore. Scarpe di vernice rosse. Stessa tonalità del rossetto. La Figa, scoperta, occhieggia, tra i ganci del sensuale abbigliamento.
È irresistibile!
Faccio per abbracciarla e farla mia. Mi ferma:
<Calma, Tesoro! Ti faccio godere pezzo dopo pezzo.> Una piroetta su sé stessa, per… quando torna a rivolgersi verso me… si è liberata del reggiseno: mostra le sue giunoniche poppe in piena eccitazione. Non ho il tempo per un’esclamazione che, con prepotenza mi prende la testa per sfregarsi il mio volto sui capezzoli: rigidi… bollenti. Non finisce lì… Non contenta spinge la testa in basso… sulla Figa per coprirlo, sfregandogliela contro, con tutti i suoi forti umori.
Samy è eccitatissima e appena io colgo l’attimo e mi metto a leccargliela… odorosa, saporosa… Lei si libera del suo feticcio e si riconsegna alla mia libidine nuda e pura.
Lecco… Lecco… Lecco. Non smetterei mai più. Samy è entusiasta: sobbalza… trema tutta… si contorce. Si aggiusta sopra di me tanto per dar vita a un desiderato 69.
Ridiamo a crepapelle, entusiaste degli orgasmi che ci siamo provocate. Di tanto in tanto un po’ di lingua in bocca, giusto per scambiarci i reciproci sapori di cui ci siamo appropriati succhiando le fighe
C’è anche affetto nelle ultime leccate che ci concediamo alle tette.
Io concludo inebriandomi con il forte odore che inalo rilassandomi sotto le sue ascelle
Lavoriamo alacremente. Samy si è ambientata benissimo. Gira nuda tra casa e terrazza e ha libero accesso alla scorta di fresco Prosecco. Io vado serenamente a sbrigare qualche incombenza in ufficio… 300 metri da casa…
È l’una e mezza quando rientro. Ho voglia di stare un po’ con Samy. In fondo domattina ripartirà. Io avrò di nuovo la mia routine con Simo, così bruscamente interrotta.
Sono in casa ma questa sembra deserta… Almeno al piano di sotto. Salgo gli undici scalini per vedere se la mia ospite si fosse rifugiata in stanza.
‘‘Cazzo, è proprio così! È pure in compagnia. Impegnata in un 69’’
Guardo meglio
Quella sotto è Simona. Nessuna delle due si è accorta della mia presenza.
Sono nel pieno dei loro orgasmi
Supero la tentazione di una folcloristica sceneggiata di gelosia. Mi ritiro in cucina a preparare un pranzetto.
Simona, capendo di essere andata ben oltre le regole che ci eravamo date per una serena convivenza, aveva un po’ vagato per le botteghe della Città, facendo inutili acquisti. Poi, la curiosità di conoscere questa Porka, alla pari della sua Flà, era tornata sulle sue impulsive decisioni. Considerando che quel giorno, in quell’alcova si sarebbero trovate in tre femmine di indole ben suscettibile al porcheggiare. Già la cabala spiega che tre è un numero perfetto. Simona aveva presagito che in tre sarebbero successe cose piacevoli assai.
Tornata a casa aveva trovato Samy, nuda che stava scrivendo. Che, con tanta grazia, le aveva porto il presentino preso per lei alla Rinascente.
Simona, col bacio di ringraziamento, aveva abbandonato ogni malanimo verso l’ospite. Che l’aveva conquistata subito con l’abbraccio. Qualche sfregamento di labbra sul collo… sul mento. Nel sottogola. Il lingua in bocca, aveva aperto tutte le altre ipotesi sino al 69 ch e s t ava concludendosi in mia presenza.
Le leccornie che propongo loro, completano l’atmosfera di conviviale buonumore.
Mangiamo di gusto, raccontandoci i godimenti che ognuna di noi ha già provato quel giorno. Tutte esperienze che si sarebbero meglio replicate in tre. Frequenti brindisi di buon Prosecco ci conducono a realizzare l’idea.
Sarà il box doccia a cementare la nostra libidine. Ci insaponiamo reciprocamente. Baci. Carezze. Addirittura, grazie al Prosecco ci ruttiamo vicendevolmente nella bocca. Il bacio con rutto diventa stimolo a sguaiate risate.
Lo scambio di vibrate pisciate contro i rispettivi buchi del culo ci prospettano ulteriori mete.
Ci sciacquiamo in fretta. Ci asciughiamo. Un attimo dopo siamo abbracciate nel letto.
Inconfondibile la lingua di Samy mi trasforma in una zampillane fontana a cui si abbevera, mentre il suo pollice va oltre l’anello da cui si può dire di aver conquistato il mio buco del culo. Sulla mia bocca Simona sta già spalancando la gocciolante Figa. Nella stanza i nostri gemiti creano un tappeto sonoro carico di sensualità. Vi aggiungo il secco urlo che non riesco a trattenere mentre sborro… sborro. Sborro!
Come ogni mattina il piacere del ditalino di Simona mi dicono che il nuovo giorno è già iniziato. Samy che ha dormito con noi, aggiunge il suo contributo al mio piacere, accarezzandomi con la lingua i piedi. Una sua specialità che m’invola a un consistente orgasmo.
Simo e Samy, approfittano del mio sfinimento pe r isolarsi sul divano a godersi il 69 che si erano ripromesse prima di addormentarsi: <Prima pisciamo assieme, poi ce le lecchiamo>.
<Quando è fantastico, un giorno si consuma immediatamente> piagnucola. Samy tirandosi dietro il trolley.
Simona ha insistito per essere lei ad accompagnarla in stazione.
Come non voleva conoscerla, solo un giorno prima … Ora, non la mollerebbe più. Questo aveva scatenato il primo litigio d l nostro stare assieme
Di Samy, mi resta, nel note-book, la storia che ha buttato giù mentr’ero al lavoro.
Non mi resta che farvela leggere
©FlaviaMarchetti 2021